Regole per il trasporto
Non tutte le compagnie accettano il trasporto di animali, in stiva o in cabina, si prega di verificare con il vettore prima di organizzare il viaggio.
Animali di piccola taglia
Possono viaggiare in cabina in un contenitore adeguato con fondo impermeabile e assorbente, delle misure massime indicate dal vettore. Il peso complessivo, compresa la gabbia, non deve superare gli 8 o 10 kg, a seconda della compagnia aerea. È obbligatoria la prenotazione.
Animali di grossa taglia
È obbligatorio il trasporto in stiva (pressurizzata, illuminata e riscaldata), in un adeguato contenitore conforme alle norme IATA (l'animale deve poter stare in piedi e girare su se stesso). La prenotazione deve essere fatta in anticipo.
Documenti sanitari
Paesi U.E.
Per il transito nei paesi dell'Unione Europea di cani, gatti o furetti, questi animali devono essere:
- muniti del passaporto comunitario (rilasciato dal servizio veterinario della AUSL competente per territorio);
- sottoposti a vaccinazione antirabbica;
- identificati tramite un microchip o un tatuaggio;
In assenza del passaporto, l’animale non potrà essere accettato.
Inghilterra, Irlanda, Malta e Svezia richiedono garanzie aggiuntive, che sono consultabili ai seguenti siti:
www.agriculture.gov.ie (Irlanda), www.sjv.se (Svezia), www.defra.gov.uk (Gran Bretagna), www.mrra.gov.mt (Malta).
In Italia non possono essere introdotti cani, gatti, furetti di età inferiore ai tre mesi. Per eventuali deroghe previste da altri Paesi UE, è consigliabile rivolgersi preventivamente all’Ufficio Consolare del Paese membro verso il quale si intende viaggiare, al fine di verificare le disposizioni in uso.
Paesi extra U.E.
Per viaggi con animale al seguito verso paesi extra Unione Europea, è opportuno contattare il servizio veterinario della AUSL competente per territorio, al fine di verificare le procedure e le certificazioni richieste da ciascun Paese terzo. Informazioni utili si trovano sul sito del Ministero della Salute - Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Per l’ingresso in Italia da paesi extra Unione Europea di animali al seguito del viaggiatore, è necessario un certificato di origine e sanità. Per cani gatti e furetti, viene richiesto uno specifico certificato sanitario, opportunamente compilato dall’autorità sanitaria competente. I documenti saranno esibiti al momento dell’ingresso nel territorio nazionale alle Autorità doganali di frontiera.
Per l’ingresso in Italia da paesi extra Unione Europea di animali non al seguito del viaggiatore, è necessario un certificato di origine e sanità, mentre per cani, gatti e furetti, viene richiesto uno specifico certificato sanitario previsto dalla normativa comunitaria. In entrambi i casi dovrà essere richiesto l’intervento del veterinario Ufficiale del PIF (Posto di Ispezione Frontaliero, presente in aeroporto), che rilascia il Documento Veterinario Comune di Entrata (DVCE).
Per volatili, in provenienza da Paesi terzi, spediti o al seguito del passeggero esistono delle restrizioni particolari.
Specie protette
Gli uccelli, i pesci, le rane e le tartarughe terrestri possono essere introdotti in Italia solo se muniti del certificato d’origine rilasciato dal paese di provenienza. Per le specie protette (pappagalli, tartarughe acquatiche, pesci ornamentali...) è necessario esibire il certificato CITES (autorizzazione all’esportazione).
Per maggiori informazioni, contattare il Nucleo Operativo CITES del Corpo Forestale presso l’Aeroporto Delle Marche al numero (e-mail e fax ), oppure consultate il sito ufficiale del CITES (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione): www.cites.org